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Riforma della RAI, Mattarella intervenga

 * Comunicato stampa *

Associazioni, movimenti, GIURISTI, rappresentanti della società civile scrivono al Presidente della Repubblica perché solleciti un’ulteriore riflessione sulla riforma della Rai approvata dal parlamento.

Dopo l’approvazione definitiva della riforma della Rai, che ne assegna di fatto il controllo al Governo, associazioni, movimenti, giuristi, operatori dell’informazione, rappresentanti della società civile hanno inviato al Presidente della Repubblica una Lettera-Appello.

Al Presidente Sergio Mattarella, che nel 1990 si dimise da Ministro in dissenso con la legge Mammì sull’emittenza radiotelevisiva, si rivolgono i firmatari affinché, nella sua qualità di garante della Costituzione, solleciti al Parlamento un’ulteriore riflessione sulla riforma della Rai, ribadendone la valenza di grande questione democratica e culturale che riguarda tutti i cittadini, non solo gli operatori dell’informazione. D’altra parte, fu proprio il Presidente Mattarella, nel suo discorso di insediamento, a sottolineare l’importanza dell’autonomia e del pluralismo dell’informazione quale presidio della democrazia e del rispetto della Costituzione.

La Riforma della Rai approvata in questi giorni non sembra invece andare in questa direzione, aggirando i principi costituzionali sul tema, le sollecitazioni che da tempo arrivano a livello europeo e le aspettative di avere finalmente una legge che ridefinisse un nuovo modello di servizio pubblico radiotelevisivo emancipato dal controllo della politica, governato con criteri di efficienza e trasparenza, espressione della ricchezza della società civile italiana. Come oltretutto indicato in alcune proposte alternative presentate in Parlamento, frutto di un lungo lavoro di confronto tra cittadini, esperti, operatori del settore, associazioni, movimenti e rappresentanze sindacali.

La Rai deve tornare ad essere un Servizio Pubblico, un Bene Comune patrimonio di tutti i cittadini, e garantire la libertà di informare ed essere informati come fondamento della democrazia.

Hanno firmato la lettera-appello

Sergio Bellucci, Sandra Bonsanti, Lorenza Carlassare, Francesca Chiavacci, Gabriella Cism, Gabriele Coen, Carlo Cosmelli, Roberta De Monticelli, Giuseppe De Marzo, Tana de Zulueta, Remigio del Grosso, Francesco Devescovi, Domenico Gallo, Dora Liguori, Roberto Mandolini, Ugo Mattei, Tomaso Montanari, Lazzaro Pappagallo, Renato Parascandolo, Piero Pellegrino, Leandro Piccioni, Lorella Pieralli, Enzo Pietropaoli, Elisabetta Rubini, Alberto Vannucci, Carlo Verna,Vincenzo Vita, Roberto Zaccaria, Gustavo Zagrebelsky-

MoveOn Italia – La Rai ai cittadini, Articolo 21, Associazione Rai Bene Comune – IndigneRAI, Appello Donne e Media, Arci, Associazione Stampa Romana, Assoprovider, Fials – Federazione italiana autonoma lavoratori spettacolo, Giuristi Democratici, Liberacittadinanza, Libertà e Giustizia, Net Left, Sindacato Lavoratori Comunicazione CGIL, Snap Rai, Unams.

Per informazioni e adesione
MoveOn Italia
Marco Quaranta
marcoquaranta40@gmail.com
3476486327

Informazioni su Nicola

Sono giornalista pubblicista e appassionato di comunicazione. Laureato in Economia (Università di Siena), specializzato in Studi Europei (Università di Firenze) e in ICT (Università di Siena), lavoro come Project Specialist in un'azienda di ICT e come consulente di comunicazione e addetto stampa per personaggi della cultura e dello spettacolo. Pratico un po' di yoga e di sport e ho sostituito la TV con gli scacchi e le playlist di musica.

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Questa voce è stata pubblicata il 28 dicembre 2015 da in Uncategorized.

La Rai ai cittadini

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